Ogni giorno di guerra
di Lorenzo e Simona Perrone alla Fabbrica del Vapore - Sala delle Colonne, nell'ambito di Bookcity Milano, 13-17 novembre 2024

La Fabbrica del Vapore di Milano nella Sala delle Colonne, ospita per BookCity 2024, un’installazione di Lorenzo e Simona Perrone, autori di LibriBianchi. Si tratta di 500 libri “feriti a morte”, disposti per terra, a schiera, a rappresentare un cimitero e la guerra come morte della cultura, come tragedia umana, simbolo delle violenze e delle strazianti sofferenze subite. Per questo toccante progetto gli artisti hanno deciso di macchiare le loro opere - fatte da sempre con libri destinati al macero - con il colore rosso-sangue a significare le nostre ferite che ogni giorno di guerra si moltiplicano, consumando le radici dei nostri legami, amplificando i nostri errori in quanto esseri umani. I LibriBianchi sono l’espressione di una ricerca artistica personale di Lorenzo e Simona Perrone che si sviluppa da oltre vent’anni e che esplora il mondo dei libri e sancisce con forza il binomio libro/cultura come sinonimo di civiltà. La Galleria Federica Ghizzoni, fondata nel 2004, esplora le ricerche più attuali dell’arte contemporanea, presentando media come scultura, illustrazione, video e grafica in uno spirito di continua ricerca, attenzione e curiosità.
Con un focus particolare sui nuovi linguaggi visivi emersi dalla fine degli anni ’90, la galleria pone un’attenzione precisa e curata verso quegli elementi simbolici che hanno influenzato profondamente la scena artistica italiana e internazionale. Durante Bookcity, il progetto installativo prodotto da Blackball sarà abitato da alcuni momenti d’incontro con ospiti invitati a testimoniare il proprio impegno e il proprio vissuto per incentivare e valorizzare la progettazione di una cultura senza guerre: testimoni che racconteranno in prima persona capitoli cruciali della loro vita, scrittori, giornalisti, ricercatori e atti- visti si confronteranno con diverse forme d’espressione su quelle che sono le atrocità della guerra, condividendo la grande responsabilità che noi tutti abbiamo, quella di proteggere e salvaguardare la cultura e la memoria collettiva, dall’avanzare dell’indifferenza dilagante.
Gli eventi collaterali in programma:
con la partecipazione del regista Ruggero Gabbai proiezione del trailer del docufilm “Donna, Vita, Liberta”, sulle manifestazioni di dissenso contro il regime sanguinario di Teheran, a seguito della criminale uccisione di Mahsa Amini. Il docu-film, è prodotto da Forma International, casa di produzione indipendente del regista Ruggero Gabbai, che interverrà insieme alle attiviste iraniane, protagoniste del lungometraggio, Rayhane Tabrizi e Delshad Marsous. Durante l’incontro avremo la possibilità anche di vedere alcuni materiali video, con musica di Ashkan Kathibi, girati da Forma International della live performance intitolata “Freedom” dell’artista Liu Bolin (Shandong, 1973) nello spazio della Galleria Gaburro a Milano, una performance ispirata ai moti di protestadelle donne iraniane dal forte contenuto politico e sociale.
incontro con Serena Carbone, docente di discipline umanistiche, storica e critica d’arte contemporanea, autrice del libro L’arte in preda al possibile. Pratiche di costruzione di comunità, introdotto da Francesca Pola (Università Vita-Salute San Raffaele) e presentato in dialogo con Diletta Caimmi e Lisa Sanguineti (Università Vita-Salute San Raffaele, Università degli studi di Roma Tor Vergata), a cura di ICONE - Centro Europeo di Ricerca di Storia e Teoria dell’Immagine dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
si apre l’ultimo evento con la proiezione del trailer de “Women and Children First” di Pier Francesco Cari. Prodotto in collaborazione con Blackball, il documentario è una toccante narrazione della vita di migliaia di madri ucraine che affrontano un viaggio forzato verso l’ignoto, diventando simboli di una resistenza silenziosa contro la devastazione della guerra. A seguire un importante incontro: i giornalisti e scrittori Lorenzo Cremonesi e Stefania Battistini avvieranno un dialogo profondo sulle guerre contemporanee che stanno seguendo, ripercorrendo la storia complessa del nostro mondo. Lorenzo Cremonesi, inviato speciale del Corriere della Sera, ha dedicato la sua carriera a raccontare i conflitti più difficili, attualmente in prima linea in Ucraina. Dall’altra parte, Stefania Battistini, inviata speciale del Tg1, è stata recentemente inserita nella lista dei ricercati dal Ministero degli Interni di Mosca per il suo coraggioso reportage al seguito delle truppe ucraine nella regione di Kursk. Le loro esperienze sul campo, che includono missioni in Iraq, Kurdistan siriano e Nagorno Karabahk, offriranno una prospettiva unica sulle dinamiche delle guerre moderne.
TESTO CRITICO
“L’umanità non è un luogo, è una conquista” ama ricordarci il poeta e regista contemporaneo Franco Arminio. Una conquista che avanza sul terreno della cura e della consapevolezza. Sull’ascolto del dolore dell’altro. In un’inedita modalità di installazione, come fosse un cimitero, scopriremo 500 LibriBianchi feriti a morte dagli artisti Lorenzo e Simona Perrone, posizionati al suolo di un grande spazio come quello della Sala delle Colonne alla Fabbrica del Vapore di Milano, un luogo limitato solo dalle condizioni spazio-tempo, ma potenzialmente infinito. Gli artisti utilizzano da sempre libri veri, destinati al macero, e ripensati come materia prima per le loro opere. Attraverso un processo che prevede l’uso di gesso, pittura acrilica bianca e altri materiali, i libri vengono trasformati in candide sculture che senza parole, assorbono il campo visivo ed emozionale dello spettatore, trepidando per essere letti altrimenti. Per questo progetto gli artisti hanno deciso di macchiare le loro opere con il colore rosso, in allusione al sangue e dunque alla violenza: così ogni libro “ferito” sarà parte di un grande monumento rappresentativo della guerra come tragedia umana, simbolo delle violenze e delle strazianti sofferenze subite. Una ferita che avanza e si moltiplica consumando le radici dei nostri legami, amplificando le nostre responsabilità come esseri umani. Un libro per ogni frammento della nostra intimità spezzata, per ogni progresso dell’indifferenza. La Sala delle Colonne - richiamando la potente immagine delle colonne d’Ercole, simbolo di forza, ma anche di limite dell’azione e delle possibilità della conoscenza - diventa come una soglia che offre rifugio alla cultura, accolta come vittima e testimone delle vicende umane. Uno spazio che si fa luogo, dove il corpo, la scultura, si trasforma in metafora e sentiero dell’universale e che, in quanto tale, esige un abitare concreto e costante, senza distinzioni o peculiarità d’appartenenza. Un luogo per tutti, per il silenzio, per il parlare sommesso, per il respiro, dove le opere d’arte non sono fatte per la mera contemplazione, ma per accelerare il battito, per deglutire a fatica, creare tensione, disagio, ma anche empatia, commozione, per aprire un varco dentro noi stessi. Sulla traccia che conduce i nostri passi dall’essere “stranieri ovunque”, a essere “persone che scelgono la vita” e dunque, per utilizzare un’altra espressione cara alla Senatrice a vita Liliana Segre, allo scegliere di essere sempre e comunque “persone di pace”, è lì che si pongono gli oltre 500 libri feriti disposti a schiera, un cimitero non tanto in atto, quanto possibile, come una visione che dura più di qualche istante, così nitida, forte come certi sogni che ci svegliano, ma mai di soprassalto. Un luogo di intimità collettive quello alla Fabbrica del Vapore per questo Bookcity Milano 2024. Un momento per stare insieme e con noi stessi, per domandarci come possiamo restare umani oggi, tutti così vicini, legati dalla tecnologia come costante strumento di informazione, documentazione e dibattito su scala globale, ma così distanti, avvolti da numerosi atti di resistenza, così come di guerra, disinformazione e massacro. Riscopriamo allora un’intimità perduta - che è sempre pensiero in due – per entrare nella pelle dell’altro, ma senza perdere la propria identità, è sconfiggere il silenzio che ci pervade dentro ed intorno, ma continuare a produrre e a “funzionare” socialmente. Con le mani che si stringono, l’intimità è capire che il sapore delle proprie lacrime è uguale a quello del mondo, che non abbiamo forse tutti lo stesso destino, ma che la moltitudine che siamo e che ci costituisce è il nostro fondamento di coesione, la nostra identità nelle differenze, è il farsi empatia che la poetessa Wislawa Szymborska esprime bene nel suo verso: “Ascolta come mi batte forte il tuo cuore”. L’intimità è esattamente quel grembo dal quale dovremmo rinascere, è essere unità e frammento, un’immersione, un passaggio senza porta come scrive Taggart nel “Poema sulla Rothko Chapel”: “Un passaggio senza porta/ Un passaggio attraversato da ombre/ Il passaggio sempre libero/ Uno per uno verso l’interiorità/ Uno per uno sono uno”. Durante Bookcity, il progetto installativo sarà abitato da alcuni momenti d’incontro con ospiti invitati a testimoniare il proprio impegno e il proprio vissuto per incentivare e valorizzare la progettazione di una cultura senza guerre: testimoni che racconteranno in prima persona capitoli cruciali della loro vita, scrittori, giornalisti, ricercatori e attivisti si confronteranno con diverse forme d’espressione su quelle che sono le atrocità della guerra, condividendo la grande responsabilità che noi tutti abbiamo, quella di proteggere e salvaguardare la cultura e la memoria collettiva, dall’avanzare dell’indifferenza dilagante.
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L’installazione OGNI GIORNO DI GUERRA a cura di Beatrice Fellegara è presentata dalla Galleria d’Arte Contemporanea Federica Ghizzoni, promossa dal Comune di Milano - Città Creativa Unesco della Letteratura, in collaborazione con la Fabbrica del Vapore e con la Casa di Produzione BlackBall, con effetti speciali a cura dell’associazione MiGarden, con la collaborazione grafica di Enemj e la collaborazione scientifica del Centro Europeo di Ricerca di Storia e Teoria dell’Immagine ICONE dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
L'installazione è promossa da:

